La società “Cervino SpA” si sta organizzando per evitare danneggiamenti come quello che, a gennaio, ha costretto alla chiusura della seggiovia “Cielo Alto”, dove tra domenica 8 e lunedì 9, con un flessibile, all’altezza del pilone nove, è stato tagliato un trefolo, uno dei sei cavi che compongono la fune d’acciaio dell’impianto di risalita.
Nella mattinata di lunedì, durante la corsa di prova, i tecnici avevano subito rilevato il danno, quindi chiuso l’impianto e denunciato il danneggiamento, che ha visto le indagini dei Carabinieri di Saint-Vincent i quali hanno verificato le impronte presenti nelle vicinanza del pilone. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Aosta che ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti con l’ipotesi di reato di danneggiamento. La seggiovia era poi stata riaperta l’11 gennaio dopo i lavori di ripristino della fune ed l’effettuazione delle opportune verifiche e collaudi.
Da parte della società partecipata dalla Regione, l’obiettivo sarà anche quello di evitare che persone non autorizzate si possano avvicinare ai meccanismi degli impianti, come ha spiegato nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Valle, l’assessore regionale Luigi Bertschy rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Stefano Aggravi.
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