Il 4 giugno di 33 anni fa l’esercito cinese irruppe in piazza Tienanmen travolgendo con i carri armati gli studenti e sparando con i fucili, ponendo così fine a una serie di manifestazioni popolari di massa in cui studenti, intellettuali e operai chiedevano riforme e democrazia.
In Cina è vietato parlare dell’evento e non ci sono stime ufficiali del numero dei morti civili. La Croce Rossa riferì di 2.600 morti e 30.000 feriti. “Amnesty International” stima che poi almeno un altro migliaio di manifestanti vennero successivamente fucilati con l’accusa di “ribellione” e danni a veicoli militari.
Uno dei simboli più importanti della protesta di piazza Tienanmen è un ragazzo sconosciuto e coraggioso che si oppose al passaggio di una colonna di carri armati rimanendo in piedi davanti al primo veicolo, bloccandolo più volte quando questo tentava di aggirarlo e mettendosi poi a parlare con il pilota del carro per convincerlo a non proseguire verso la piazza.
Le foto girarono il mondo. Il ragazzo venne arrestato appena dopo il suo gesto.
Non ci sono notizie certe sulla sua sorte o identità. Si suppone sia stato fucilato o incarcerato.
Non fidatevi…
Comunque, se vi dicono “Adotta questa bella cagnolina di taglia media. Fidati, non crescerà ancora”, non prendetela come una certezza.