Qualche giorno fa ChiarLaura, l’amica che passa gran parte del tempo in un rifugio a prendersi cura di maiali e cinghiali (e anche altri animali), mi ha scritto chiedendomi se mi andasse di disegnare una vignetta sui suini che in Liguria andranno abbattuti nei rifugi e nelle case di chi li tiene come animali domestici per via dell’ordinanza regionale di contenimento della peste suina.
Le ho detto «ok, però mi scrivi una sintesi della questione».
Eccola: «In Italia c’è un vuoto legislativo per cui i rifugi che ospitano animali sono equiparati agli allevamenti. Anche i privati sono tenuti a fare richiesta di un codice stalla per ospitare maiali o altri animali cosiddetti da reddito. Con i recenti casi di peste suina che sono stati riscontrati in Liguria la risposta delle autorità è stata emanare un ordine di abbattimento che pertanto includerebbe anche gli animali ospiti presso i rifugi e a casa di privati. Ricordiamo che la peste suina fortunatamente non è una zoonosi e quindi non c’è nessun rischio di trasmissione all’uomo o ad altre specie. Questa manovra così drastica è volta principalmente a tutelare gli allevamenti che comunque in caso di abbattimento ricevono dei compensi dallo Stato».